“Mi uccido se mi lasci”: l’avvocata rivela perché chi lo dice rischia fino a 6 anni di carcere

Una domanda che ha scatenato un dibattito virale sui social con quasi 560.000 visualizzazioni su TikTok ha portato alla luce un fenomeno drammatico che molte persone vivono quotidianamente: “Il mio ragazzo minaccia di suicidarsi se lo lascio, cosa posso fare?”. Dietro questa situazione apparentemente “solo” emotiva si nascondono risvolti legali che la maggior parte delle persone non conosce affatto.

Il video dell’@avvocatofrancescagritti ha letteralmente fatto esplodere il web, raccogliendo oltre 37.000 like e migliaia di commenti da utenti che si sono riconosciuti in questa angosciante dinamica relazionale. La risposta dell’esperta legale ha scioccato tutti, rivelando come dietro queste minacce di suicidio si nasconda molto più di un semplice ricatto emotivo: veri e propri reati penali con conseguenze concrete.

Minacce di suicidio partner: quando si configura violenza privata

Quello che molti ignorano è che minacciare il suicidio per impedire al partner di lasciare la relazione può configurare il reato di violenza privata. Come spiega l’avvocato penalista nel suo contenuto virale, questa condotta sfrutta il timore del danno che la persona possa effettivamente compiere il gesto estremo, scaricando sulla vittima la responsabilità di questa scelta.

La violenza privata, disciplinata dall’articolo 610 del Codice Penale italiano, punisce chiunque costringa altri a fare, tollerare o omettere qualcosa mediante violenza o minaccia. In questo specifico caso, la minaccia di togliersi la vita rappresenta una forma di coercizione psicologica che limita gravemente la libertà di autodeterminazione della persona che subisce il ricatto emotivo.

Ricatto emotivo suicidio: quando diventa stalking

La situazione può degenerare ulteriormente quando queste minacce suicidarie si inseriscono in un contesto più ampio di controllo e manipolazione relazionale. Se il partner che minaccia il suicidio commette più azioni per impedire all’altra persona di lasciarlo, si configura il delitto di atti persecutori, comunemente chiamato stalking.

Gli atti persecutori, previsti dall’articolo 612-bis del Codice Penale, sono puniti con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi. Questo reato si verifica quando le condotte reiterate provocano nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o paura, ingenerando un fondato timore per l’incolumità propria o di persone care, costringendo la vittima ad alterare completamente le proprie abitudini di vita.

Violenza psicologica relazioni: i dati che fanno riflettere

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2019 il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Tra queste, la violenza psicologica rappresenta una componente significativa, spesso sottovalutata ma estremamente dannosa per la salute mentale delle vittime.

@avvocatofrancescagritti

Il mio ragazzo minaccia di suicidarsi se lo lascio, cosa fare? #avvocatopenalista #dirittopenale

♬ Paris – Else

Se il partner minaccia suicidio per non essere lasciato cosa faresti?
Denuncerei subito
Cercherei aiuto psicologico per lui
Lo lascerei comunque
Resterei per paura
Non saprei come reagire

I commenti al video dell’@avvocatofrancescagritti dimostrano quanto questo fenomeno sia tristemente diffuso. Molti utenti hanno condiviso esperienze personali, rivelando come queste minacce siano spesso vuote e utilizzate esclusivamente come strumento di manipolazione. Un commento emblematico recita: “quante volte me lo hanno detto. spoiler: sono tutti vivi”, evidenziando la natura ricattatoria di questi comportamenti.

Conseguenze legali minacce suicidio: pene concrete

Chi si rende colpevole di violenza privata rischia una pena detentiva fino a quattro anni secondo il Codice Penale. Nel caso degli atti persecutori, le sanzioni sono ancora più severe e possono raggiungere i sei anni e sei mesi di reclusione, con aggravanti specifiche se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona legata da relazione affettiva alla vittima.

Per il reato di atti persecutori è inoltre prevista la possibilità di applicare misure cautelari come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima o l’obbligo di mantenere una determinata distanza dalla persona offesa, garantendo una protezione immediata e concreta.

Maltrattamenti psicologici: riconoscere i segnali d’allarme

Le minacce di suicidio rientrano spesso in un quadro più ampio di maltrattamenti psicologici, come sottolineato dall’esperta legale. Altri comportamenti tipici includono:

  • Controllo ossessivo delle attività quotidiane
  • Isolamento sistematico da familiari e amici
  • Gelosia eccessiva e immotivata
  • Svalutazione continua dell’autostima
  • Manipolazione emotiva costante

Riconoscere questi pattern comportamentali è fondamentale per poter intervenire tempestivamente e proteggere se stessi o le persone care da situazioni potenzialmente pericolose per la salute psicofisica.

Tutele legali violenza psicologica: gli strumenti disponibili

Se ci si trova in una situazione simile, è cruciale sapere che esistono strumenti legali di protezione concreti ed efficaci. È possibile sporgere denuncia presso le forze dell’ordine, richiedere l’intervento del tribunale per l’applicazione di misure cautelari specifiche e rivolgersi a centri antiviolenza specializzati nel supporto alle vittime.

Il contenuto dell’@avvocatofrancescagritti ha avuto il grande merito di portare alla luce un problema spesso taciuto, fornendo informazioni legali preziose sui diritti delle vittime e sui rimedi disponibili. La sua spiegazione professionale e accessibile ha permesso a migliaia di persone di comprendere che non sono sole e che la legge le tutela concretamente contro queste forme di violenza psicologica mascherata da amore.

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